16 aprile 2023 - Alcuni tra i pensatori più coraggiosi hanno visto i pericoli dell’educazione di Stato, fondata necessariamente su principi di ordinamento morale, quindi religioso, dogmatico e reazionario, conforme, conformista e conformante. 

È una riflessione di enorme attualità, visto il fallimento del sistema scolastico nel suo fine ultimo e profondo che è quello di favorire nel bambino e nell’adolescente uno sviluppo libero della propria individualità con cui leggere, comprendere e modificare il mondo.

Paolo Mottana, professore di filosofia dell’educazione e di Ermeneutica della formazione e pratiche immaginali all’Università di Milano Bicocca, 

ha il coraggio di criticare apertamente un “sistema scuola” profondamente degradato nel quale i bambini restano prigionieri, relegati in un mondo artificiale a contatto con “questi strani soggetti chiamati insegnanti che non si sono mai allontanati dalla scuola neppure per un po’, questi fake umani, questi spacciatori di nulla perché perlopiù (ci sono sempre eccezioni ma rare) nulla hanno vissuto al di fuori della più grande mistificazione della vita dei cuccioli d’uomo, la scuola”.

Nel suo ultimo libro Mottana propone un’alternativa alla scuola che conosciamo, con il metodo dell’educazione diffusa.