L'Angelo fa la sua parte con idee, risorse e azioni per vivere in un mondo ostile
24 aprile 2022 - L’Unione Europea vara un disegno di legge denominato Digital Services Act. Un nuovo strumento di regime per la limitazione della libertà di espressione, l’omologazione dell’opinione pubblica e la produzione di consenso. Come al solito leggi e regolamenti nelle democrazie totalitarie vengono costruiti con uno schema architettonico che prevede una facciata "liberty" a difesa del cittadino, ampi corridoi di controllo, selezione e smistamento dei trasgressori, attici luminosi per i pochi “eletti”, e profonde segrete per la tortura, la reclusione e l’esecuzione capitale dei colpevoli.
Così, col tipico atteggiamento paternalistico adottato negli anni, il DSA si propone di limitare l’uso dei cosiddetti “dark patterns”, cioè di tutti quegli stratagemmi adottati per indurre l’utente a fare su Internet quello che non si era sognato di fare. Piuttosto che predisporre strumenti tecnici e piattaforme di informazione dedicate al fenomeno con l’obiettivo di rendere sempre più maturo e responsabile il pubblico, gli amministratori delle genti preferiscono varare regolamenti che gli consentano di tenere per le palle le grandi aziende e di chiedere la loro collaborazione per altri importanti scopi: ottenere dati sulla navigazione degli utenti e sui venditori di beni e servizi, moderare i contenuti, e soprattutto controllare l’informazione, in particolare combattendo “la disinformazione durante le crisi”.